La dalmatica del sacerdote è una veste pregna di significato che vanta origini molto antiche che si riallacciano al periodo romano. Di seguito vi diamo delle informazioni a riguardo evidenziando il significato e il momento in cui viene indossata.
A che cosa ci riferiamo quando parliamo della dalmatica del sacerdote e che cosa rappresenta?
La dalmatica del sacerdote è un paramento liturgico molto prezioso formato essenzialmente da una sopravveste a forma di tunica con la presenza di maniche ampie ed evidenti. La parola si riallaccia al tardo latino e tradotto in lingua significa proprio veste. Tale abito è quello più esterno e viene introdotto direttamente dal capo. La dalmatica affonda le sue radici già nell'epoca romana: si dice che la dalmatica rappresenti uno dei più antichi paramenti sacri appartenuti alla Chiesa Cattolica. In quell'epoca la veste era molto lunga, ma partire dal XIII secolo si ebbe la tendenza ad accorciarla fino ad arrivare alla forma odierna cioè al ginocchio. Fu questo un modo per sottolineare una maggiore dignità, funzionalità e decoro all'azione sacra.
Sappiamo, tra le curiosità, che la dalmatica, era riservata agli imperatori romani in presenza di incoronazioni speciali, ai nobili e alle classi più elevate con lo scopo di alludere alla dignità della persona. Pure i crociati la sceglievano come veste altamente simbolica da mettere sopra l'armatura nelle battaglie. Un'azione che intendeva ampiamente simboleggiare il loro credo e dunque la loro ferma appartenenza alla Chiesa.
Il significato della dalmatica varia a seconda del momento in cui viene portata. Quando, ad esempio, viene usata dal vescovo in solenni cerimonie è un modo per significare come lui sia in quel preciso istante il detentore pieno dell'Ordine sacro. Il Liber Pontificalis ricorda come nel IV secolo papa Silvestro concesse ai diaconi romani l’uso della dalmatica come simbolo distintivo d’onore e per rimarcare i rapporti speciali che avevano con il Papa.
In quale occasione il sacerdote indossa la dalmatica?
La dalmatica del sacerdote viene indossata di solito in occasione della Santa Messa da parte dei diaconi, ma è anche molto sfruttata durante importanti celebrazioni come matrimoni e funerali, per realizzare benedizioni che riguardano in modo particolare il Santissimo Sacramento e ancora in occasioni di processioni sacre.
Viene realizzata in differenti colori per sottolineare in modo chiaro determinati tempi liturgici. Le tonalità più usate sono il rosso, il viola e ancora il verde e l'avorio, ma non manca la dalmatica pure nel colore rosa. Tale veste porta una croce ricamata direttamente sul tessuto. Nella maggior parte dei casi il colore che viene più adoperato è sicuramente il bianco, mentre il viola si adopera per i funerali.
I diaconi la possono indossare anche in celebrazioni liturgiche della Chiesa anglicana e di quella cattolica. Da parte sua pure il vescovo è solito mettere la dalmatica sotto la casula o la pianeta, ma solo quando presiede a eventi di una certa rilevanza in cui è presente anche il Pontefice. All'epoca romana come anche oggi, la dalmatica appare una veste decorosa, molto rifinita, confezionata in tessuti di pregio come in pura seta. È interamente ricamata in oro con smalto e perle. In alcuni casi è presente un colletto applicabile.