ART. 418/40
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Statua San Francesco d'Assisi con teschio in resina da cm. 40 realizzata interamente a mano in Italia.
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SAN FRANCESCO D'ASSISI CON TESCHIO
Statua San Francesco d'Assisi con teschio in resina da cm. 40 realizzata interamente a mano in Italia.
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Statua in resina piena, stampata e rifinita a mano da valenti artigiani, che tolgono le imperfezioni e segni dovuti alla lavorazione. Una volta resa la statua perfettamente levigata, viene portata nel reparto colorazione e dipinta a mano usando particolari vernici indelebili nel tempo, rendendo la statua in tutta la sua bellezza attenendosi all'iconografia classica tradizionale e ai colori dettati dalla teologia. La resina è un materiale plastico reso solido con sostanze indurenti, è resistentissimo alle intemperie. La differenza con la vetroresina lo dice la parola stessa, non contiene la fibra di vetro.
San Francesco d’Assisi, al secolo Francesco Giovanni di Pietro Bernardone, fondatore. 1181 - 1226. Festa nel Calendario generale, 4 ottobre. San Francesco è indubbiamente uno dei santi più noti e amati, è detto “Il Poverello d’Assisi”. Nacque ad Assisi in Umbria, da una famiglia benestante, suo padre era un mercante di tessuti, visse la sua vita giovanile tra agi e piaceri, fino a che, per una serie di eventi “provvidenziali”, lo indussero a lasciare la famiglia e a donare ai poveri i suoi averi, per fondare, nel 1209, l’ordine dei Frati Minori, caratterizzato da una fede gioiosa e amorosa per l’adorazione di Cristo, e all’osservazione del voto alla povertà propria e collettiva. Gli scritti dicono che nel 1205 mentre pregava nella chiesa di San Damiano, il Cristo gli parlò dicendogli “Francesco va e ripara la mia casa,che come vedi è tutta una rovina”. L’importanza che ebbe a quell’epoca questo ordine per quelle generazioni, portò alla fondazione di numerosi conventi, nel 1219 vi erano presenti circa cinquemila frati. In quello stesso anno, Francesco andò in Palestina per tentare di evangelizzare i musulmani, ma fallì la sua missione, tornò in Italia, dove con la sua mancanza l’ordine attraversava penose difficoltà. Francesco mandò i frati per tutta Europa con l’ordine di fondare conventi, preferibilmente nei pressi dei centri universitari. La sua Regola venne approvata da Papa Innocenzo III. Il 14 settembre 1224, la sua vita e il suo messaggio ebbero la diretta approvazione di Cristo, quando ricevette le stigmate sul Monte della Verna. Scrisse “Il Cantico delle Creature” e per questo fu riconosciuto come uno degli iniziatori della “tradizione letteraria Italiana”. Il Tau (ultima lettera dell’alfabeto ebraico), simbolo usato sin dall’Antico Testamento, che vuole significare e indicare la salvezza e l’amore di Dio per gli uomini, se ne parla nel Libro del Profeta Ezechiele, quando Dio manda un angelo ad imprimere sulla fronte dei servi di Dio questo segno di salvezza e redenzione. Questo simbolo venne adottato da tutti i cristiani, e Francesco ne recepì la grande importanza spirituale e lo adottò intensamente e totalmente sino a diventare a lui stesso, attraverso le stigmate, quel Tau vivente che egli aveva spesso contemplato e amati. Il Tau viene spesso riconosciuto come “la Croce di San Francesco” . Il Santo, si dice, che parlasse agli animali, alle “creature” come le amava definire, in particolare agli uccelli. Uno dei casi più conosciuti è l’incontro con il lupo: un giorno passando per un villaggio, vide gente spaventata e piangente, ne chiese il motivo e gli venne detto che un grande e cattivo lupo assaliva animali e uomini uccidendone in gran quantità. Allora Francesco chiese dove si trovasse questa bestia e la andò a cercare, trovatola, gli si parò innanzi parlandogli con delicatezza e amore, porgendogli una mano, il lupo gli mise la zampa nel palmo, completamente sottomesso. Da allora il lupo divenne buono e non provocò più terrore tra gli abitanti del villaggio. Questo episodio è riportato frequentemente nell’iconografia tradizionale. Il 18 giugno 1939, venne proclamato, assieme a Santa Caterina da Siena, principale protettore d’Italia, da Papa Pio XII. Morì nel 1226 e fu canonizzato due anni dopo. Il santuario di Assisi e la Porziuncola, sono meta di milioni di visitatori all’anno. Nelle numerose raffigurazioni artistiche, viene dipinto con abiti monacali molto semplici, nell’atto di venerare la croce, con gli uccelli o con un lupo.
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